9 settembre 2005

Giuseppe Musolino il giustiziere d'Aspromonte

Questa estate nella mitica Condofuri oltre ad essermi spaccato la faccia ho "conosciuto" un personaggio amato dai Calabresi  grazie al buon Alberto. Con il suo modo di raccontare storie e spaccandomi i timpani con le canzoni che ne raccontano le gesta mi ha icuriosito sapere bene la storia di questo personaggio entrato nel mito del XX secolo e quindi prima di tornare in polentonia mi sono comperato il libro:
"Giuseppe Musolino - Il giustiziere d'Aspromonte"
Pietro Romeo
Laruffa Editore


Ed effettivamente sono rimasto colpito da questo "ribelle" che nei primi anni del 1900 ha messo sotto sopra l'intera Calabria per un torto subito per il quale gli era stata rovinata l'esistenza e negata la giovinezza! Condannato a 21 anni di carcere (quando ne aveva solamente 20 di età) e riuscito a fuggire dal carcere ha cominciato la sua dura vendetta contro gli infami che per soldi o cos'altro lo fecero rinchiudere innocente! Per anni restò nel mito degli Italiani e nessuno riusciva a scovarlo nel suo Aspromonte! Le sue storie arrivarono a fare il giro del mondo!


Ma ora vi lascio con un estratto del testo:


"...voi credete di avere la forza per imprigionare la mia mente, i miei pensieri, i miei sogni di liberta? No signor direttore! Voi potete imprigionare il mio corpo mortale, ma non disporrete mai del mio spirito che è più libero del suo. Si, proprio così, perchè io non ho padroni. Nessuno può condizionare il mio spirito.
Io e gli sventurati imprigionati dentro queste mura, siamo uomini veramente liberi. Liberi di obbedire o ribellarci, di vivere o morire come quello sventurato di cui vi ho parlato prima. Provate ad incatenare i miei pensieri. Non ci riuscirete mai. Potete usare tutte le leggi coercitive del codice vigente, resterete sempre a mani vuote. E' come voler catturare fantasmi invisibili. Io signor direttore, sconfino da questa prigione quando voglio. Sorvolo con la mente le mie montagne, verdi d'estate e innevate d'inverno, ritrovo gli amici di un tempo e faccio lunghe e salubri passeggiate."

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